18 febbraio 2015

Africa al microscopio, genealogia di un continente

Quando parliamo di un paese, di un gruppo di paesi, di un intero continente, ci sono numerosi aspetti che passano inosservati...


Il tentativo di dare uniformità ad aree geografiche naturalmente diverse tra di loro si infrange
di fronte alla spettacolare varietà nei dati, nelle caratteristiche e nella storia dei popoli che la animano. Il caso dell’Africa è in questo senso emblematico. Non solo perché naturalisticamente offre diverse tipologie di panorami dalla bellezza sconfinata. Non solo perché la fauna e la flora si adattano sistematicamente a quei panorami, mutando da regione a regione, come a rendere il tutto un magnifico quadro particolareggiato. E’ il paese dei colori, l’Africa. Colori di ogni tipo, da quelli visibili agli occhi a quelli culturali. Lingue, popoli, storie, culture, tradizioni.

C’è un Africa ricca di esperienze diverse che non viene raccontata. E’ vasta ed è particolare, perché tale è la sua gente. C’è un Africa paese emergente, tanto da incuriosire le grandi potenze mondiali che la guardano con interesse. Non con gli occhi di un’area in gran parte devastata da guerra e povertà. C’è un Africa da scoprire e noi proviamo a darvi una mano con le mappe che seguono.

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Ci sono oltre 2000 gruppi linguistici correntemente parlati in Africa, prevalentemente provenienti dal ceppo Afro-Asiatico, Khoisan (boscimani e ottentotti), Congo-Nigeriano e Nilo Sahariano. La mappa sovrastante mostra 50 tra le lingue più diffuse, che vanno dal Bantu alSongha. Mappa redatta da Marc Filix e Charles Meur per il 2001 Peoples Atlas of Africa.

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L’Africa è un continente estremamente diviso anche dal punto di vista etnico, come già fece notare Max Fisher nel 2013 dalle colonne del Washington Post descrivendo i paesi etnicamente più frammentati. La ragione risale alle grandi colonizzazioni da parte dei paesi europei, che divisero i paesi in sottogruppi spesso incuranti delle popolazioni che ci vivevano dentro. La mappa sopra mostra le regioni etnografiche africane individuate da George Murdock nel 1959.

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A dispetto di quanto una certa retorica superficiale potrebbe farci pensare, l’Africa non pullula di aree sottosviluppate dedite solo all’agricoltura. Anzi molte città stanno conoscendo un lungo periodo di forte urbanizzazione. Uno studio McKinsey rivela che entro il 2013 le 18 più grandi città africane disporranno di un potere d’acquisto dei suoi abitanti pari a 1.3 trilioni di dollari.

Entro il 2016 mezzo miliardo di africani vivranno in città, con ben 65 centri metropolitani superiori al milione di abitanti (l’Europa ne ha solo 36, ndr). La città più grande è Lagos, in Nigeria, con oltre 8 milioni di abitanti. Seguono Cairo (7.75 milioni), Kinshasa (6.5 milioni) e Alessandria d’Egitto con 3.5 milioni di abitanti. La mappa sovrastante mostra i centri urbani con più di 1000 cittadini.

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La grande varietà di ecosistemi presente fa dell’Africa una delle regioni con più bio diversità al mondo. Un quarto delle specie mammifere, un quinto dei volatili, un sesto delle specie vegetali sono endemiche al continente africano. Ci sono anche oltre 2000 specie di pesci conosciuti, la zona a più grande specificità animale nel pianeta. La mappa sopra mostra le ecoregioni terrestri africane individuate dal World Wildlife Fund. ( dal chiaro - zone desertiche - allo scuro - zone tropicali )

Fonte: www.smartweek.it