06 maggio 2011

IN CUCINA: QUALCHE USO E COSTUME DELLE DONNE AFRICANE

Dove si trova la cucina in una tipica casa africana?

Si trova sempre nel cortile, a destra un po’ lontana dall’ingresso della casa, all’aria aperta spesso recintata. Un brava cuoca non deve mai allontanarsi dalla cucina mentre cuoce le pietanze in quanto qualsiasi persona potrebbe inquinare o avvelenare la sua pentola e soprattutto, non deve mai avere fretta.

Come si cucina in Africa?

Si mette la pentola su tre grandi pietre e si infilano tra di loro i pezzi di legno. Accendere il fuoco, diventa un impresa molto difficile. Si strofinano 2 pietre e dalla scintilla che esce, si accende un pezzo di cottone in tal modo da accendere dei piccoli bastoncini di legno che si mettono sui pezzi di legno. Il fumo che emana, rende gli occhi della donna neri. Prima di mettere la pentola sul fuoco, si spalma la sua parte esterna con terra o con cenere bagnata in modo che il suo lavaggio diventi poi più facile.

La donna si siede su uno sgabello per cucinare e dalla sua usura si capisce se la donna è una neo sposa o meno.

Dove si prende la legna?

Una volta alla settimana le donne vanno nella savana o nella foresta a cercare la legna. La mettono sulla testa e la portano a casa. Bisogna aggiungere anche che nelle città, si cucina anche con il carbone, che tra l’altro è molto costoso.

Non bisogna dimenticare che in Africa non cucina mai una sola donna ma più donne. Una taglia le cipolle, l’altra la carne e così via, anche se rimane responsabile una sola donna.

Nelle famiglie dove l’uomo ha più mogli e dove ogni due giorni dorme da una moglie, è responsabile in cucina la donna presso la quale lui trascorrerà i due giorni.

Parliamo di olio…

Si cucina con l’olio del burro di karité (Butyrospermum partii). In tal caso è consigliabile lasciare cuocere per molto tempo in modo da renderlo più leggero. Questo burro è anche molto utilizzato per fare massaggi soprattutto sui neonati e nella medicina tradizionale. Non bisogna dimenticare che il Mali è il primo produttore africano di burro di karité. Si può anche cucinare con l’olio di palma che è rosso, in tal caso è consigliabile mettere l’olio a fine cottura: esalta il gusto del sugo.

E infine, si cucina con l’olio d’arachidi.

Quando una donna partorisce , per un mese non cucinerà. Per recuperare le sue forze, si nutrirà soprattutto di zuppe, di pappe a base di riso o di miglio.

Fonte: InAfrica.it