29 giugno 2011

In Kenya l’emancipazione delle donne passa attraverso il micro-credito

Con un livello d’istruzione base e delle prospettive lavorative molto scarse, non è stato facile per Salome Wairimu cercarsi un’occupazione e avere di che vivere. Madre single di due bambini proveniente da Kiambu County, nel Kenya centrale, ha condotto una vita economicamente incerta prima che la Women Enterprise Fund (WEF) le fornisse l'occasione che ha trasformato la sua situazione finanziaria.
Le statistiche ufficiali del governo mostrano che circa il 40% dei keniani sono disoccupati. In milioni sopravvivono facendo lavori occasionali – per lo più manuali. La situazione è persino peggio per le donne delle zone rurali dove l’alfabetismo è molto diffuso e il 70% dell’economia si basa sull’agricoltura. I salari sono tristemente bassi e spesso irregolari. Per Wairimu, la situazione non è tra le migliori: pur avendo completato la scuola superiore con una votazione che ne avrebbe consentito l’ ingresso al college, i suoi genitori contadini non le permisero di proseguire gli studi a causa delle ristrettezze economiche. Così ha iniziato ad intrecciare i capelli delle donne per guadagnarsi da vivere. "Mentre ero al liceo intrecciavo i capelli delle mie compagne di scuola per pochi spiccioli. A completamento della scuola, senza lavoro e, peggio ancora, senza capitale, non ho potuto aprire un salone" Wairimu spiega. Per sei anni ha lavorato da casa sua, ma non era un introito regolare e aveva difficoltà ad attirare nuovi clienti. "È stato molto frustrante perché le clienti dovevano venire a casa mia, invece di andare al salone dove ci sono le attrezzature per lavare e asciugare i capelli prima di intrecciarli. Avevo bisogno di un posto di lavoro e attrezzature per diversificare i miei servizi."
Nel 2007 Wairimu iniziò a partecipare alle riunioni di un gruppo di donne sull’emancipazione femminile attraverso i WEF concessi dal governo. Le donne avevano diritto a prestiti che avrebbero rimborsato in rate per un periodo predeterminato. E dopo aver rimborsato il primo prestito, si poteva accedere anche ad un secondo e un terzo prestito per cifre maggiori. "Non ero molto convinta, perché in giro c'erano tutte queste voci che si trattasse solo di una mossa del governo per conquistare l’elettorato femminile. Ma ho continuato a partecipare alle riunioni e mi sono convinta che fosse una buona idea. Non è stata richiesta alcuna garanzia". Insieme con altre nove donne, Wairimu ha formato un gruppo di accedere al denaro, uno dei requisiti del Fondo. Ogni donna ora ha la propria attività, che ha avviato con circa 600 dollari di prestito. Si sono ripagate il prestito entro il primo anno e così qualificate per un secondo prestito di pari importo.
"Mi è stato reso possibile l’affitto di un locale commerciale in città del quale ho anticipato 3 mensilità, compreso il deposito", Wairimu dice. E aggiunge che si trattava di qualcosa che non avrebbe potuto fare senza il prestito. "Con una posizione strategica per attirare i clienti, ho cominciato a espandere la mia base di clienti. Con il risultato che ho ottenuto, ho comprato attrezzature per diversificare i miei servizi."
Il gruppo di Wairimu è solo uno dei 3.913 gruppi che hanno ricevuto prestiti dal WEF dalla sua istituzione.
[Fonte: ips.org]

21 giugno 2011

Salvaguardia dell'ambiente e cambiamento climatico: l'Ashden Prize va in Ghana


Produzione del corpo principale delle stufe

A basso costo, destinate alle famiglie povere, ma soprattutto a bassissimo impatto ambientale: sono le 150000 stufe a carbone fin'ora create dalla Toyola Energy Ltd, in Ghana, che hanno meritato il prestigioso Ashden Awards per l'energia sostenibile.

La tecnologia delle stufe è semplice, ma è stata migliorata per essere ancora più efficiente dando la possibilità di offrire a basso costo anche alle popolazioni meno abbienti, soluzioni 'verdi' che aiutino il mantenimento delle condizioni climatiche, anche grazie alla larghissima diffusione che queste stufe hanno in numerosi paesi poveri al mondo. L'ulteriore vantaggio prodotto da queste stufe è che essendo così energeticamente efficienti, garantiscono un risparmio anche durante l'utilizzo: aspetto non affatto secondario dato il target a cui sono destinate.

Fonte: Ghana Web
Uso delle stufe

17 giugno 2011

Popoli d'Africa: Krobo

L'etnia Krobo, il popolo delle perle di vetro, vive nel Sud del Ghana (si stima siano circa 150 mila persone) ed è una delle sette tribù di lingua Adangme . Occupavano il territorio delle Krobo Mountain, a Sud-Est di Accra.



I Krobo hanno una storia di grandi guerrieri poichè furono costretti a difendere i loro territori prima dal regno Akuapem (Akan) (nel 1755 e successivamente nel 1758), poi dagli Asante (nel 1771-72, nel 1811 e nel 1816), poi ancora dai Danesi alleati con il regno Akuapem (1835-36). Solo nel 1858, i britannici forti di mezzi militari superiori, riuscirono a sconfiggere il popolo Krobo. Anche se solo nel 1892 il territorio dei Krobo fu definitivamente occupato e i Krobo abbandonarono l'area.

Oggi i Krobo sono conosciuti per il loro rituale chiamato Dipo, che è praticato fin dall'XI sec. in cui le bambine del popolo Krobo sono iniziate all'età adulta e da quel momento possono sposarsi. Durante la cerimonia le bambine sono adornate di perle di vetro. Si tiene generalmente in aprile.

Un tempo le bambine passavano, prima del rito di iniziazione, un anno intero con le anziane che le istruivano sul futuro esser donne. Oggi le bambine vanno a scuola e i genitori tendono a ritardare il periodo della cerimonia (dichiarare la propria figlia matura sessualmente può essere pericoloso).

Tutta la cerimonia (che dura alcuni giorni) è accompagnata dalla costante presenza, oltre che di danze e musica, di ornamenti costituiti da perle di vetro - talora alcuni chili di perle per ogni bambina.

Le perle di vetro (Krobo Beads) sono molto ricercate per la loro bellezza e nella rete vi sono numerosi siti che le vendono. Segnaliamo questo: Africa Direct che oltre a venderle, cataloga per gruppi etnici i gioielli.

Questo popolo è altresì conosciuto per il Millet Festival che si tiene verso la fine di ottobre quando il popolo dei villaggi Krobo si riunisce intorno ai capi, vestiti con gli abiti più belli, quelli da cerimonia e i paramenti suggestivi, creando un’atmosfera unica. È un melting pot di musica e colori quello che avviene in questa occasione: sfilate, danze e riti, tutto per ringraziare gli Spiriti per l’abbondanza dei raccolti, camminando al passo ritmato dei tam tam in un tripudio di gioielli colorati.



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09 giugno 2011

Cerimonia Masai del passaggio all'età adulta


Inafrica.it presenta, in un video realizzato nel parco del Serengeti in Tanzania, la cerimonia Masai del passaggio all'età adulta: l'Endulen.