Un luogo incantato, che merita di essere visitato, dove regna in assoluto pace, tranquillità e un surreale silenzio, è il Cratere del Ngorongoro, in Tanzania. E' stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO...
fa in seguito al crollo di un vulcano. Il cratere è considerato una delle meraviglie naturali del mondo, sia per la sua bellezza, sia per l’incredibile concentrazione di animali che vi abitano. Le pareti, ripide e minacciose, solcate dalle forze della natura che le hanno create, si ergono fino a 600 metri dalla piana.
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Numerosi sono anche elefanti, bufali, ippopotami e leoni, e Ngorongoro è probabilmente il miglior posto al mondo dove vedere il raro rinoceronte nero, l’animale più pericoloso dell’Africa. In origine abitata soltanto dai Dorobo, i cacciatori-raccoglitori, la regione divenne in seguito la dimora di pastori, tra cui i Barbaig e poi i Masai dai mantelli rossi che si muovevano liberi in questi enormi spazi naturali.
Sugli alberi delle foresta pluviale che ricopre i pendii della caldera, vivono i leopardi e nidificano innumerevoli specie di uccelli. Non mancano struzzi e aquile che si nutrono delle alghe dei laghi salati e degli stagni che si formano durante le abbondanti piogge. A ovest, il paesaggio ondulato del Ngorongoro cede il passo alle vaste pianure di Salei, palcoscenico della transumanza del Serengeti che si svolge ogni anno tra Dicembre ed Aprile. Durante la stagione secca, le pianure sembrano deserte, ma osservandole con il binocolo si scorge qualche segno di vita.
Ai margini della pianura il terreno si spacca per lasciar spazio alla Olduvai Gorge, la gola dove sono stati rinvenuti resti di ominidi risalenti a milioni di anni fa. I sentieri sul margine settentrionale sono ripidissimi e richiedono un veicolo adatto e uno staff composto di guide esperte. Il percorso sul margine meridionale è molto meno scosceso e consente un accesso più veloce e sicuro al fondo del cratere. Non c’è da stupirsi se ci si imbatte nei guerrieri masai che conducono qui le mandrie di animali. Se vi chiedete perché introducano bovini proprio nel territorio dei leoni è perché quest’ultimi hanno paura dei masai e si dileguano appena li vedono arrivare.
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