12 gennaio 2016

Africavera | Perchè fare un safari in Africa?

Un safari africano è una vera e propria avventura, un ritorno alle origini. I motivi e le ragioni che ci portano a fare un safari sono molteplici e, soprattutto, variano da persona a persona. Noi abbiamo provato a darvi qualche spunto...


1) Tornare alle origini. Vivere in un ambiente sganciato totalmente da quello in cui siamo abituati
a vivere, dove le regole si sovvertono e non è più l’uomo il re incontrastato. Ci sono gli animali con i loro territori da rispettare, c’è il Sole che detta le ore di veglia e di sonno – la sveglia proprio non portatela – e i panorami che impongono l’affiorare di sentimenti ignoti.

2) Il silenzio. È in realtà solo apparente, perché dopo poco, disintossicati dai rumori della civiltà, si percepiscono cinguettii, si impara a riconoscere il verso di ippopotamo in cerca di compagna, si avverte il vento per capire da quale lato possa giungere un grande felino. E poi non smetterà mai di stupirti come un Big Boy – grosso elefante maschio -, nonostante la sua stazza, possa apparire all’improvviso grazie al suo passo lieve e silenzioso.

3) Switch off. L’atmosfera del safari è talmente distante dalla nostra quotidianità che ti porta a staccare totalmente la spina…anche quella del cellulare e del pc. Potrà sembrarvi strano, ma vi assicuro che al ritorno rimpiangerete di sentir squillare il vostro cellulare e vedere apparire una sequenza di e-mail in arrivo da leggere vi farà detestare almeno per un po’ la tecnologia.

4) Tornare un po’ bambini. In un parco la vostra prima preoccupazione mattutina, non sarà più leggere le news e capire se per uscire c’è bisogno dell’ombrello, ma piuttosto “vedremo il leone?” o “riuscirò a fotografare tutti i cinque Big Five?”. Il resto del mondo non conterà. Almeno in quei giorni.

5) Campeggiare. L’Africa può davvero stupire anche in questo. Esistono i Tented Camp che di campeggio hanno appunto solo la radice del nome. Si tratta di magnifiche tende, ampie quanto una stanza d’albergo, protette dall’ingresso di insetti – sospiro di sollievo per molti – e arredate di tutto punto e con letti veri. La bellezza sta nell’assaporare la savana anche dal tuo letto. Ti addormenti cullato dal soffio dell’aria della notte e dal verso di un ippopotamo sulla riva del fiume. E ti svegli illuminato dai primi raggi dell’alba e al suono dolce e allegro emesso da un uccello posatosi su un albero vicino. Una poesia negata dalle mura di una stanza d’albergo.

6) Sundowner. Quando il sole incomincia a calare, non c’è nulla di meglio che andare nel punto panoramico migliore per attendere il tramonto e nel frattempo sorseggiare una birra fresca o, per i più esigenti, un bicchiere di champagne… sudafricano.

7 ) L’area comune. Dimenticate le impersonali hall degli alberghi. Nei lodge o campi tendati c’è sempre un zona adibita a chiacchiere, lettura e bevute in cui nasce spontaneo socializzare con gli altri ospiti e spesso anche con i gestori della struttura. E non stupitevi del grado di competizione capace di montare vertiginosamente durante le conversazioni con i compagni di avventure. “L’hai visto stamattina il leopardo sull’albero?” “No, però ho visto una scena incredibile di una gazzella inseguita da un leone” e così via. Sappiate che a volte alcuni barano!

8) Il cielo stellato. Alzare lo sguardo in alto offre lo spettacolo più grande delle notti africane. Un mare di stelle ti avvolge e finalmente riesci a capire una volta per tutte cosa sia la Via Lattea..

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