22 novembre 2014

Popoli d'Africa: Gli Himba

Gli Himba, o Ovahimba, sono un gruppo etnico di circa 12.000 persone che abita nel Kaokoland, nella Namibia settentrionale. Sono un popolo di pastori semi-nomadi, strettamente correlati al popolo Herero da cui discendono e dai quali hanno ripreso la lingua che parlano.


A differenza di quanto si creda, gli Himba non sono né antichi né tantomeno primitivi.
La loro nascita risale alla seconda metà del XIX secolo. In quel periodo le tribù nama cominciarono ad attaccare sistematicamente i pastori herero che abitavano le aride steppe del Kaokoland. Per sfuggire a queste razzie, un gruppo di Herero fu costretto ad attraversare il fiume Kunene e riparare in Angola, chiedendo cibo e pascoli alla tribù boscimane degli Ngambwe e guadagnandosi così il nome di ovaHimba, «il popolo che mendica». Solo nel 1920, sotto la guida di un capo chiamato Vita («Guerra»), gli Himba riuscirono a riattraversare il Kunene e tornare ai loro pascoli. Nei decenni passati in esilio, il loro destino si era definitivamente separato da quello degli altri Herero, i quali erano entrati in contatto con i colonizzatori tedeschi che ne avevano mutuato alcune usanze.

Tra gli Himba il rito della mungitura si ripete uguale a se stesso ogni mattina ed è uno dei momenti fondamentali della giornata perchè serve a mantenere la disciplina e la coesione del gruppo. Dopo la mungitura gli uomini portano al pascolo le vacche mentre i ragazzi più grandi si prendono cura dei vitelli e delle capre. Le donne, oltre all’accudimento dei più piccoli, svolgono i lavori più pesanti, raccolgono l’acqua, costruiscono le capanne, intrecciano cesti e pestano nei mortai il mais o la terra rossa che serve per l'impasto di cui si coprono con cura il corpo e i capelli. Gli Himba in Africa continuano a rifuggire dal mondo moderno.


Kaokoland, Namibia

I missionari non riuscirono mai a convincere le donne a coprirsi il petto. Uomini e donne, infatti, indossano pochi capi di vestiario: le donne indossano solamente gonnellini di pelle, calzano sandali in cuoio, lasciano i seni scoperti e, come detto, ricoprono la pelle e i capelli con uno strato di grasso e polvere d’ocra ricavata da una pietra. Adornano il loro corpo con particolari monili, bracciali, cavigliere, cinture e grosse collane ricavati dal cuoio e dal ferro ed abbelliti con conchiglie provenienti dalla Skeleton Coast. La tipologia di acconciatura varia con l’età: da bambine i capelli sono raccolti in due grosse trecce che cadono in avanti ai lati del viso mentre in età fertile le ragazze si pettinano creando tante strette e lunghe treccine. Diventate mogli, utilizzano una crocchia di pelle di capra per ornamento che ferma una parte dei capelli sopra la testa. I capelli vengono impregnati di fango e dello stesso impasto usato per la pelle del corpo. Anche gli uomini indossano solamente gonnellino in pelle e sandali, con l’aggiunta di una grossa collana di cuoio e ferro ricoperta di grasso. Bambini e ragazzi vengono rasati quasi completamente ad eccezione di un codino, mentre gli uomini sposati indossano un piccolo copricapo scuro.


Danze Himba, Namibia

La quasi assenza di contatti con gli europei ha favorito gli Himba nel mantenimento delle loro tradizione e di gran parte dello stile di vita. I villaggi Himba sono costituiti da capanne di forma conica, realizzate in modo rudimentale utilizzando sterpi, fango e sterco di vacca. Sono pastori nomadi e per questo si spostano, anche due o tre volte in un anno, in cerca di nuovi pascoli per il loro bestiame.


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